Gli occhi profondi di Salis sembrano emergere dalla carta…

Binago.org – 16 novembre 2014

Salis è il dimunitivo di Salisedine.
La protagonista quattordicenne vive in un mondo che si è ribellato alle violenze degli umani e ha preso il sopravvento.
La Mutazione è già in atto, implacabile e irreversibile.
Una realtà in cui gli uomini sono schiavi dei Cristalli e ogni ribellione soffocata nella paura.

I cristalli assumono forme variegate, spezzate e diversificate per gerarchia.
La raccolta del sale da parte degli schiavi si rinnova sempre uguale, a scandire le giornate. Finalizzata a nutrire il Grande Cristallo.
Gli umani guardano con speranza al Vulcano come fosse il confine della libertà agognata.
Un’esplosione sembra annullare ogni possibilità residua di riscatto, anche quello dettato dalla fuga del padre.
La tenacia e l’istinto spingono Salis a seguirne le orme, su invito della luna che sembra quasi occultarne la fuga.
Una volta in salvo, la accarezza l’immagine del sole, che rischiara l’ alba ormai prossima.
Momento catartico che offre alla giovane la possibilità di ricominciare e ne sottolinea il grande coraggio.
Foriero di una nuova avventura.

Un libro illustrato in cui immagine e parola si integrano perfettamente.
Il duplice canale permette di leggere la vicenda sia attraverso la parola che attraverso il tratto pittorico.
Gli occhi profondi di Salis sembrano emergere dalla carta e ne costituiscono l’affascinante incipit. L’identificazione del lettore è quasi immediata, grazie a questo invito ad entrare nella storia. (M.A.)

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